IL MEDICO DI FAMIGLIA NELLA FUNZIONE 2 DEL C.O.C.. LA GESTIONE DELLE STRUTTURE DEDICATE
- 14.4 crediti ECM
- dal 31/03/2017 al 01/04/2017
- 27/03/2017 00:00
- 30 posti disponibili
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- Villa Magnisi
Allegati
corso RES
31 marzo – 1 aprile 2017
Villa Magnisi, OMCeO Palermo
Via Padre Rosario da Partanna, 22, 90146 Palermo
Coordinatore dei lavori: Dott. Giuseppe Disclafani
Evento 484 -188740 ED. 1 – Crediti 14.4
Corso accreditato per Medici di Medicina Generale e Continuità, Pediatri di libera scelta
Apertura dei lavori a cura dei Dottori
Toti Amato, Presidente Fondazione Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri della Sicilia
Luigi Galvano, Segretario FIMMG Regione Sicilia
Con il patrocinio di:
FNOMCEO, Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri
Fondazione Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri della Regione Sicilia
Dipartimento Nazionale di Protezione Civile
Dipartimento Regionale della Protezione Civile
Regione Siciliana
Razionale
I recenti eventi calamitosi che hanno recentemente coinvolto le regioni dell’Italia centrale dimostrano che l’azione volta a garantire la risoluzione per quanto possibile dell’emergenza a ridosso della catastrofe, unitamente al ripristino dell’assistenza alle popolazioni, restano punti nevralgici intorno ai quali basare l’intervento. Dall’esperienza sviluppata dai Medici di Medicina Generale nel terremoto dell’Aquila nel 2009 e nell’Emilia nel 2012 e in altre situazioni emergenziali, d’accordo con i dati della letteratura, emerge che il grosso delle prestazioni richieste già all’indomani della catastrofe, riguarda competenze proprie della Medicina Generale o eventualmente di specialità non strettamente legate all’urgenza. Accanto al ruolo essenziale e insostituibile che gli organi istituzionali di soccorso sanitario e la C.O. 118 hanno nell’ambito della P.C. nelle immediate ore successive alle catastrofi, esiste un ruolo da definire maggiormente, ma ugualmente essenziale, di pertinenza della Medicina Generale nell’ambito delle cure primarie. Esso si manifesta non tanto nell’immediatezza della catastrofe, ma nei giorni e nelle settimane successivi, quando è necessaria la presa in carico dei pazienti “fragili”, rimasti illesi, in un territorio privo delle strutture distrettuali e della logistica degli ambulatori dei MMG, resi inagibili dagli eventi calamitosi.
Nel 2013, sulla G. U. n° 145 del 22.6.2013 è stata pubblicata la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: “Disposizioni per la realizzazione di strutture sanitarie campali, denominate PASS, Posto di Assistenza Socio Sanitaria, preposte all’assistenza sanitaria di base e sociosanitaria alla popolazione colpita da catastrofe”.
Questa direttiva di fatto recepisce le istanze della Medicina Generale e del Dipartimento di P. C. e colma questo gap nella governance delle catastrofi.
Pertanto è necessario un piano di intervento organizzato e strutturato, della Medicina Generale, accreditato e integrato nella realtà dei soccorsi locali, nell’ambito della P.C., che preveda logistica, tempi e modalità di intervento in casi di catastrofi, per assicurare la continuità assistenziale nel territorio disastrato.
In ultimo emergono nuove sfide relativamente alla formazione dei Volontari, quali ad esempio gli aspetti relativi alla gestione delle aree di accoglienza, con particolare riguardo alle problematiche connesse alla multiculturalità.
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